Glossybox non ha bisogno di presentazioni. L'abbiamo richiesta a grande voce, invidiando per un annetto intero le americane, le inglesi, le francesi, ecc. ecc.
Quando è sbarcata in Italia, i pareri son stati divergenti. Io ero sicuramente tra le persone che vedevano deluse le loro aspettative. In ogni caso, bisogna dare a Cesare quel ch'è di Cesare: grazie a
Glossybox questo genere di abbonamento è approdato anche in questo Paese un po' troppo restìo all'e-commerce.
Al di là di ciò, a Marzo mi son decisa a dare una chance al servizio. Mi è stata inviata una scatola (che per colpa del corriere mi è arrivata ad Aprile inoltrato...insomma, Bartolini: se il codice di avviamento postale è di una città, perché tu mandi il pacco nell'altra?) e sebbene ora sia un po' troppo tardi per recensire i prodotti all'interno, mi sento di darvi comunque il mio parere personale.
Secondo me
Glossybox ha finalmente dato quella sterzata verso la giusta rotta che mancava dall'esordio: la qualità dei prodotti si è alzata, si possono provare marchi interessanti, qualcosina che fa gola, qualcosina di sconosciuto, qualcosa alla quale forse non avremmo dato troppo peso perché "ha prezzi troppo alti per essere così poco conosciuta" (grazie,
marketing!).
A me è successo così: non conoscevo
Maria Galland, ma mi sono innamorata del suo
Lait Démaquillant Douceur (costa parecchio, questo sì. Ma se siete tra coloro che spendono la stessa cifra per marchi come
Clinique o
Clarins, vale la pena di provarlo).
Non avevo mai provato nulla di
China Glaze. Ora posso dire di essermi fatta un'idea e so se spendere o meno i miei soldi per i loro prodotti.
Avevo sempre sentito/visto i prodotti
IsaDora, senza avergli mai dato uno straccio di possibilità perché li ritenevo troppo cari per la poca pubblicità che girava. Ora il loro
Perfect Moisture Lipstick è uno dei rossetti preferiti e sicuramente sarà il rossetto della mia estate (me lo avete visto indosso qui:
http://aliceinwonderland348.blogspot.it/2012/06/boho-chic-fotd.html)...e lo riacquisterò, perché non secca, resta a lungo, diventa quasi una tinta labbra quando va via, non sbava sui bordi della labbra, manco senza matita sotto e mi piace pure il packaging, che ricorda un po'
Lancome.
Ecco, questa è la mia esperienza, ed è molto probabile che dopo l'estate (visto che ora ho un mucchio di spese più importanti della cosmesi) avvierò il mio abbonamento. Soprattutto dopo aver visto la
Glossybox Flash offriva due varianti della palette di
Becca, marchio australiano costosissimo!
L'unica nota poco positiva forse - sempre a mio parere - è che ancora bisogna lavorare sulla personalizzazione: prodotti anti-invecchiamento per pelli che non ne hanno bisogno; colori non sempre azzeccati (questo seocndo le recensioni che leggo sul web), e forse il fatto di ripetere troppe volte lo stesso marchio, anche se questo potrebbe tradursi poi in un'idea ad ampio raggio della gamma dei prodotti di tale marchio (quindi, in una nota positiva. Dipende dai punti di vista).
In conclusione, secondo me finalmente Glossybox.it sta andando nella giusta direzione. Sta migliorando nettamente la qualità del servizio, forse aiutata dalla concorrenza che si è venuta a formare nei mesi. Comparata con la Glossy francese, forse ci siamo. La selezione dei prodotti è fatta con più cura e forse anche con più esperienza nel settore.
Per me, è un pollice sù.
E voi che ne pensate?
Trovate che Glossybox abbia subito dei miglioramenti nel tempo?
Fatemi sapere i vostri pareri nei commenti, visto che sicuramente servono tutti da spunto di riflessione sia per chi sta pensando a farsi un abbonamento, sia all'azienda.